BONUS LAZIO KM0

Dalla Regione Lazio con il fondo nazionale, il 50% di rimborso a ristoranti, bar, hotel, botteghe e negozi della filiera agroalimentare per l’acquisto di prodotti agroalimentari di qualità del Lazio.

OBIETTIVI
Sostenere gli operatori della ristorazione, i commercianti di alimenti e bevande e i produttori delle Denominazioni d’Origine (DO), Indicazioni
Geografiche (IG) e Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT)
del territorio laziale, fornendo un aiuto concreto al made in Lazio lungo l’intera filiera agroalimentare.

CARATTERISTICA DELL’AIUTO
Il bando prevede un contributo a fondo perduto a titolo di rimborso pari al 50% della spesa effettuata per l’acquisto di prodotti laziali DO, IG e PAT
(elencati nel bando), latte fresco bovino del Lazio, acque minerali e birre artigianali prodotte e imbottigliate nel Lazio.
Il Bando è del tipo “a sportello”. Il contributo varia da un minimo di 1.000 euro a fronte di una spesa ammissibile di almeno 2.000 euro, a un
massimo di 10.000 euro per una spesa ammissibile di almeno 20.000 euro. L’acquisto deve essere dimostrato mediante la presentazione delle
relative fatture, in cui devono essere indicati i prodotti con la loro denominazione.

BENEFICIARI
Imprese con sede nel Lazio che abbiano come attività primaria uno dei 38 codici ATECO elencati nel bando, che comprendono attività di
ristorazione (ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie, ristorazione ambulante, catering), alloggio (alberghi, agriturismi), produzione alimentare (panetteria,
pasticceria, gelati), commercio al dettaglio di alimenti e bevande:

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Le domande devono essere presentate attraverso la procedura telematica accessibile al link WWW.REGIONE.LAZIO.IT/BONUSLAZIOKM0 compilando il modulo online e allegando la documentazione richiesta nel bando. Si possono presentare fino a due domande
per un massimo di quattro fatture, sino al raggiungimento dell’importo massimo concedibile per singola impresa.

  • 56.10.11 – Ristorazione con somministrazione;
  • 56.10.12 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole;
  • 56.10.20 – Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da
    asporto;
  • 56.10.30 – Gelaterie e pasticcerie;
  • 56.10.41 – Gelaterie e pasticcerie ambulanti;
  • 56.10.42 – Ristorazione ambulante:
  • 56.10.50 – Ristorazione su treni e navi;
  • 56.21.00 – Catering per eventi, banqueting;
  • 56.29.10 – Mense;
  • 56.29.20 – Catering continuativo su base contrattuale;
  • 56.30.00 – Bar ed altri esercizi simili senza cucina;
  • 55.10.00 – Alberghi;
  • 55.20.52 – Attività di alloggio connesse alle aziende agricole;
  • 10.71.10 – Produzione di prodotti di panetteria freschi;
  • 10.71.20 – Produzione di pasticceria fresca;
  • 10.72.00 – Produzione di fette biscottate, biscotti, prodotti di pasticceria
    conservati;
  • 10.73.00 – Produzione di paste alimentari, di cuscus e di prodotti farinacei
    simili;
  • 10.52.00 – Produzione di gelati senza vendita diretta al pubblico;
  • 47.11.10 – Ipermercati;
  • 47.11.20 – Supermercati;
  • 47.11.30 – Discount di alimentari;
  • 47.11.40 – Minimercati ed altri esercizi non specializzati in alimentari vari;
  • 47.11.50 – Commercio al dettaglio di prodotti surgelati;
  • 47.21.01 – Commercio al dettaglio di frutta e verdura fresca;
  • 47.21.02 – Commercio al dettaglio di frutta e verdura preparata e conservata;
  • 47.22.00 – Commercio al dettaglio di carni e prodotti a base di carne;
  • 47.23.00 – Commercio al dettaglio di pesci, crostacei e molluschi;
  • 47.24.10 – Commercio al dettaglio di pane;
  • 47.24.20 – Commercio al dettaglio di torte, dolciumi, confetteria;
  • 47.25.00 – Commercio al dettaglio di bevande;
  • 47.29.10 – Commercio al dettaglio di latte prodotti lattiero-caseari;
  • 47.29.20 – Commercio al dettaglio di caffè torrefatto;
  • 47.29.30 – Commercio al dettaglio di prodotti macrobiotici e dietetici;
  • 47.29.90 – Commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari in esercizi
    specializzati nca
  • 47.81.01 – Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ortofrutticoli;
  • 47.81.02 – Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ittici;
  • 47.81.03 – Commercio al dettaglio ambulante di carne;
  • 47.81.09 – Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti alimentari e
    bevande nca

PIÙ NOTTI, PIÙ SOGNI, + EXPERIENCE.

Più notti più sogni regione lazio 2022

Prenota la tua vacanza nel Lazio.


La Regione Lazio ti regala una notte in più se ne prenoti due o tre presso la stessa struttura e ti ospita due notti in più gratis se ne prenoti cinque nella stessa struttura ricettiva.

L’iniziativa è rivolta a tutti i turisti italiani e stranieri, nonché residenti del Lazio, che sceglieranno di visitare la Regione Lazio entro il 30 novembre 2022.

«Più notti, più sogni. + Experience» fa parte di un pacchetto strategico di azioni che abbiamo messo in campo per aggredire il post-pandemia, e dare ancora maggiore impulso alla ripresa economia della nostra Regione, ampliando in positivo il trend di crescita di questo periodo”, ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Per Valentina Corrado, Assessore al Turismo della Regione Lazio, “Favorire la permanenza dei turisti sul territorio, promuovere la scoperta di luoghi meno conosciuti e sostenere un modello di sviluppo sostenibile che punti alla destagionalizzazione. Sono questi gli obiettivi di una misura ambiziosa sulla quale stiamo scommettendo sulla scorta dei risultati positivi riscontrati lo scorso anno”.

Sono complessivamente oltre 300 le strutture ricettive, tour operator e agenzie di viaggi aderenti all’iniziativa, con una distribuzione capillare su tutto il territorio regionale.
Per prenotare è necessario contattare le strutture ricettive e gli operatori elencati sul sito Visit Lazio.

Tutte le info su
https://www.visitlazio.com
https://www.visitlazio.com/piu-notti-piu-sogni-experience



PROROGA AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI VITICOLI E REIMPIANTI IN SCADENZA 2020 E 2021


Notizie dalla Regione Lazio
https://www.regione.lazio.it/notizie/agricoltura/Proroga-Autorizzazioni-nuovi-impianti-viticoli-reimpianti-scadenza-2020-2021

Proroga, al 31 dicembre 2022, di tutte le autorizzazioni per nuovi impianti o per reimpianti che scadono nel 2020 e nel 2021 con la possibilità, per i titolari delle stesse che non vogliono utilizzarle, di non incorrere in sanzioni amministrative se comunicano tale intenzione entro il 28 febbraio 2022.

10/02/2022

In base al REG.(UE) 2021/2117 del  Parlamento  Europeo e del  Consiglio   del 2 dicembre 2021 pubblicato sulla IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 6.12.2021 L 435/279 è previsto all’art. 63 –comma 3 che le autorizzazioni nuovi impianti: «In deroga…… la validità delle autorizzazioni concesse in virtù dell’articolo 64 e dell’articolo 66, paragrafo 1, che scadono nel corso del 2020 e del 2021, è prorogata fino al 31 dicembre 2022.

In deroga…… i produttori titolari di autorizzazioni a norma dell’articolo 64 e dell’articolo 66, paragrafo 1, del presente regolamento che scadono nel corso del 2020 e del 2021 non sono soggetti alle sanzioni amministrative di cui all’articolo 89, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 1306/2013 a condizione che informino le autorità competenti entro il 28 febbraio 2022 della loro intenzione di non utilizzare le proprie autorizzazioni e di non voler beneficiare della proroga della loro validità di cui al terzo comma del presente paragrafo.
Qualora i produttori titolari di autorizzazioni, la cui validità sia stata prorogata fino al 31 dicembre 2021, abbiano dichiarato all’autorità competente entro il 28 febbraio 2021 la loro intenzione di non utilizzare tali autorizzazioni sono autorizzati a ritirare le proprie dichiarazioni mediante comunicazione scritta all’autorità competente entro il 28 febbraio 2022 e a utilizzare le proprie autorizzazioni entro il periodo di validità prorogato di cui al terzo comma.»;

Per l’applicazione del Regolamento (UE) 2021/2117 l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura ha emanato la Circolare n. 5128 del 25 gennaio 2022 (ADDENDUM alla Circolare AGEA.9066.2021 del 10 febbraio 2021):

I produttori in possesso di autorizzazioni per nuovo impianto in scadenza nel 2020 e 2021 non sono passibili delle sanzioni – anche per una quota parte dell’autorizzazione – di cui all’articolo 89, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 1306/2013 (declinate per il potenziale vitivinicolo all’articolo 69 comma 3 del Testo Unico Vino)a condizione che comunichino alla Regione o Provincia Autonoma competente entro il 28 febbraio 2022 che non intendono avvalersene e che non desiderano beneficiare della proroga di validità al 31 dicembre 2022.

I produttori titolari di autorizzazioni che abbiano già dichiarato all’autorità competente entro il 28 febbraio 2021 la loro intenzione di non beneficiare della precedente proroga al 31 dicembre 2021, sono autorizzati a ritirare tale dichiarazione entro il 28 febbraio 2022, mediante comunicazione di revoca della rinuncia alla proroga indirizzata alla Regione/P.A. competente, e a utilizzare le proprie autorizzazioni entro il nuovo periodo di validità prorogato al 31 dicembre 2022.

Le due comunicazioni, inviate alle Regioni/P.A. competenti, di cui sopra potranno essere registrate dai beneficiari/CAA direttamente sul portale SIAN, accedendo al proprio Fascicolo Aziendale (utilizzando specifiche funzioni applicative predisposte nella sezione Registri/Visualizzazione Atti).

Link correlati

GAL ETRUSCO CIMINO, AIUTI PER AVVIAMENTO AZIENDALE DI ATTIVITÀ NON AGRICOLE IN AREE RURALI.

Il GAL Etrusco Cimino ha aperto il bando inerente la Misura 19. “Sostegno allo sviluppo locale LEADER”, Sottomisura 19.2 “Sostegno all’esecuzione degli interventi nell’ambito della strategia SLTP”, Tipologia di Intervento/Operazione 19.2.1 6.2.1 – “Aiuti all’avviamento aziendale di attività non agricole in aree rurali”.

L’Operazione, che mira a diversificare l’economia locale, sviluppando i settori maggiormente in grado di produrre sinergie, come il turismo sostenibile e la trasformazione/commercializzazione dei prodotti agricoli, stanzia complessivi 300.000,00 euro da erogarsi come forma di aiuto forfettario a fondo perduto (supporto in forma di premio), a favore dei soggetti beneficiari in possesso dei requisiti e delle condizioni di ammissibilità previste dal presente bando pubblico e che provvedono alla corretta realizzazione di un Piano di Sviluppo Aziendale (PSA) che prevede l’avvio di una nuova attività extra-agricola.

Beneficiari della misura sono:

  1. le persone fisiche o giuridiche o un gruppo di persone fisiche o giuridiche, qualunque sia la natura giuridica attribuita al gruppo e ai suoi componenti dall’ordinamento nazionale, e con esclusione dei lavoratori agricoli, che nel periodo compreso nei due (2) anni precedenti la pubblicazione del presente bando risultano coadiuvanti familiari e che, con l’adesione al presente bando pubblico intendono avviare un’attività extra-agricola di nuova costituzione in forma di microimprese o piccole imprese come definite nell’Allegato I al Reg. (UE) n. 702/2014. Ai sensi del presente bando pubblico per “coadiuvante familiare” s’intende un familiare che, al momento della presentazione della domanda di sostegno, lavora abitualmente e in prevalenza nell’impresa agricola con regolare iscrizione all’INPS, dimostrando tale condizione per un periodo almeno pari ai due (2) anni antecedenti la pubblicazione del bando;
  2. le microimprese o piccole imprese non agricole ai sensi del Reg. (UE) n. 702/2014, già costituite ed attive da almeno cinque (5) anni alla data di presentazione della domanda di sostegno, che avviino nuove attività (con l’attribuzione di un nuovo codice ATECO), mai esercitate prima della presentazione della domanda di sostegno. La nuova attività deve essere avviata nel territorio del GAL.

Il sostegno sarà corrisposto in forma di premio forfettario a fondo perduto per un importo pari a 25.000,00 euro.

Il premio sarà erogato obbligatoriamente in due rate:

  • 70% del premio la prima rata, corrisposto all’avvio del Piano di Sviluppo Aziendale (PSA);
  • 30% del premio la seconda rata, corrisposto a conclusione del Piano di Sviluppo Aziendale (PSA).

L’aiuto è concesso in regime “de minimis” e si applicano le condizioni previste dal Reg. UE n. 1407/2013. L’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi al beneficiario non potrà superare i 200.000,00 euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

L’operazione si applica sul territorio dei Comuni compresi nel Piano di Sviluppo Locale 2014/2020  del Gruppo di Azione Locale Etrusco Cimino ed in particolare:

  1. Canepina (VT),
  2. Capranica (VT),
  3. Caprarola (VT),
  4. Carbognano (VT),
  5. Ronciglione (VT),
  6. Sutri (VT),
  7. Vallerano (VT),
  8. Vetralla (VT)
  9. Vignanello (VT).

La presentazione delle domande di sostegno deve avvenire entro le ore 23:59 del 09/03/2021.

PER INFO:
http://www.galetruscocimino.it/2018/category/bandi_attivi/

http://www.lazioeuropa.it/news/psr-feasr/gal-etrusco-cimino-aperto-il-bando-per-gli-aiuti-allavviamento-aziendale-di-attivita-non-agricole-in-aree-rurali/


GAL Etrusco Cimino

info@galetruscocimino.it

0761653008

PEC galetruscocimino@legalmail.it

REGIONE LAZIO, APPROVATA LA LEGGE SUI PICCOLI COMUNI

ENTI LOCALI: APPROVATA LA LEGGE SUI PICCOLI COMUNI

Il provvedimento stanzia 4,4 milioni di euro per sostenere le comunità locali di dimensioni più ridotte nella promozione delle attività economiche, sociali, ambientali e culturali nonché nella tutela e valorizzazione del patrimonio naturale, rurale, storico-culturale23/07/2020 – Approvata dal Consiglio regionale del Lazio la legge sulla “Tutela e valorizzazione dei piccoli comuni”, ovvero quelli con meno di 5.000 abitanti (254 su un totale di 378). “Il provvedimento – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli – stanzia 4,4 milioni di euro per sostenere le comunità locali di dimensioni più ridotte nella promozione delle attività economiche, sociali, ambientali e culturali nonché nella tutela e valorizzazione del patrimonio naturale, rurale, storico-culturale”.

È la prima volta che la Regione Lazio si dota di una legge organica sui piccoli comuni. Ringrazio la consigliera Francesca De Vito, prima firmataria della proposta, il Presidente della commissione consiliare Rodolfo Lena e tutti i membri del consiglio regionale per il lavoro svolto. L’impegno continuo al dialogo con i territori ci consente oggi di avere a disposizione un quadro omogeneo di opportunità e risorse, grazie alle quali mettere in campo una programmazione seria e di lungo respiro.

Tra i punti salienti del provvedimento, l’istituzione di un reddito di residenza attiva, suddiviso in tre annualità, per quanti trasferiscono la propria residenza in un piccolo comune, avviano un’attività imprenditoriale o recuperano beni immobili del patrimonio storico e culturale. Previsti anche contributi una tantum a sostegno della natalità. Si conferma, quindi, l’impegno della Regione Lazio a stare al fianco dei piccoli comuni, realtà dal valore enorme che d’ora in poi avranno occasioni in più di rilancio e sviluppo in tutti i settori.

Tra le altre misure introdotte, la predisposizione del Piano regionale per la riqualificazione dei piccoli comuni, di durata triennale; agevolazioni tributarie in materia di Irap, a favore delle nuove imprese costituite dopo l’entrata in vigore della legge; interventi diretti a valorizzare e mantenere in vita, attraverso la gestione associata, le istituzioni scolastiche, o ridurre il disagio dove sono chiuse; sostegno ai prodotti agricoli, agroalimentari nonché artigianali tipici locali, ai percorsi enogastronomici e alle iniziative che concorrono ad accrescere la sostenibilità ambientale; salvaguardia dell’ambiente e tutela della biodiversità anche attraverso la valorizzazione dei biodistretti.

Previsti inoltre interventi per il recupero e la riqualificazione dei centri storici e la promozione degli alberghi diffusi; sostegni al processo di ammodernamento informativo dei piccoli comuni; assistenza tecnica, anche attraverso convenzioni con Anci e Uncem regionali, per l’accesso ai fondi dell’Unione Europea. È introdotta la possibilità da parte della Regione Lazio, anche mediante forme di avvalimento o convenzione, di assicurare le risorse umane e strumentali per la gestione ordinaria delle funzioni proprie o delegate, dei servizi, delle attività di programmazione oltre che per la redazione e realizzazione di progetti ordinari o straordinari di valorizzazione territoriale, sociale ed economica. La legge prevede, inoltre, misure particolari, anche di semplificazione amministrativa, a favore dei comuni con popolazione fino a 2.000 abitanti.

“Un patrimonio inestimabile quello rappresentato dai Piccoli Comuni che rappresentano oltre il 70% di tutti i Comuni sia in Italia che nella nostra regione, e che sono dei veri e propri scrigni che custodiscono natura, storia, cultura, tradizioni, saperi e sapori come spesso diciamo. Dobbiamo a loro un forte contributo alla nostra identità ed è per questo che in questi anni di Presidenza Zingaretti come Regione Lazio abbiamo messo in campo tanti provvedimenti per sostenere i 253 Piccoli Comuni laziali. Dalla esenzione alla compartecipazione nei bandi regionali, agli oltre 7 milioni di euro ad oggi stanziati attraverso due bandi a loro dedicati, al protocollo d’intesa con le Poste Italiane per garantire una serie di servizi essenziali – dichiara Cristiana Avenali, Responsabile dei Piccoli Comuni.

Da oggi con la soddisfazione da parte mia di averci lavorato molto nel tempo, i piccoli comuni del Lazio avranno anche una legge a loro interamente dedicata, e che sottolinea ancora di più con forza, la giusta intuizione del Presidente Zingaretti di porre un’importanza strategica attraverso una delega che si è tenuto e che concretamente viene esercitata attraverso l’Ufficio di scopo.

Ma non ci fermeremo qui, continueremo ad andare avanti attuando la legge, ascoltando ogni giorno le richieste di questi territori, ma anche varando ulteriori politiche finalizzate a rilanciare la nostra piccola grande Italia, cuore della tradizione ma anche del nostro futuro. Ringrazio il Presidente della I Commissione del Consiglio Regionale Rodolfo Lena, per il lavoro di miglioramento e aggiornamento della proposta di legge, condotto in aula attraverso l’attività emendativa”.

http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=newsDettaglio&id=5696