
Buongiorno Fabiana, e benvenuta su Tuscialicious Talk!
Uno spazio per raccontarci della “La Casa di Effe HomeRestaurant” la tua attività a Grotte di Castro!
Buongiorno e grazie per la splendida occasione. Mi fa piacere sapere che nonostante il periodo ci siano persone interessate al nostro territorio.
Prima di iniziare vorrei precisare che la scelta di mettere Homerestaurant tutto attaccato è voluta. Fa parte del nostro marchio. La casa di Effe nasce da un percorso personale e dalla voglia di racchiudere le mie passioni e l’amore per la cucina e la Tuscia all’interno di una struttura eclettica e fresca.
Nel 2015 ho pubblicato con la casa Editrice Annulli, il libro di cucina Tuscia Slow in 80 ricette. Un libro che racconta le tradizioni culinarie e popolari della Tuscia e della mia famiglia, ponendo l’attenzione sui presidi slow food che ne fanno parte, e valorizza alcune piccole realtà imprenditoriali del nostro territorio.
Da qui è nato un percorso di serate a tema itineranti per i locali della Tuscia.
Tema, i libri della casa editrice Annulli, da cui estrapolavo le ricette, dandogli il mio tocco innovativo e a cui abbinavo dei vini locali.
Questo è andato avanti per diverso tempo.
Poi ho deciso di racchiudere tutto all’interno della Casa di Effe, (Effe sta per la F di Fabiana e Fabio).
Nel nostro Home restaurant ho dato vita alla “Cucina Circolare in Tuscia”.
E’ una cucina sostenibile a tutto tondo. Nelle mie creazioni metto sempre al centro la stagionalità, i prodotti a km 0, l’autoproduzione e le materie prime bio.
In tal modo la tradizione si fonde all’innovazione.
Noi organizziamo anche eventi di social eating, degustazione, arte e cultura.
Colgo l’occasione per informarvi di una novità. Insieme a Vanessa Giraldo di Radio Tuscia Events, abbiamo ideato il primo programma di Cucina itinerante per la Tuscia, che si chiama Nonna Tuscia! Seguiteci e realizziamo insieme le ricette di un tempo con l’aiuto delle nostre nonne.
Per chi non lo sapesse, ci spieghi cosa è un “Home Restaurant” ?
Un Homerestaurant è un “ristorante” a casa, che nasce sull’ impronta delle case particular di Cuba. Fa parte dell’industria 4.0 e si basa sulla sharing economy o economia di condivisione, tema ancora poco approfondito in Italia.
A chi non fosse chiaro, non tutti gli Home restaurant sono in regola.
Nel nostro caso, siamo iscritti all’unica una piattaforma riconosciuta e siamo in regola con tutte le normative di settore.
L’Home Restaurant non si pone in concorrenza con un ristorante classico perché le modalità di prenotazione, i giorni di apertura e la non continuità lavorativa lo differenziano.
Infine ma non per ultimo, nasce con lo scopo di preservare le tradizioni culinarie e popolari di un luogo.
Quando è nata la tua attività?
Siamo aperti da un anno e mezzo, dal 29 settembre 2019.
Questo è sempre stato il tuo lavoro? Hai avuto altre esperienze professionali nella vita?
Nella vita ho avuto diverse esperienze lavorative, la maggior parte delle quali nell’ambito della ristorazione. Questo lavoro lo faccio in modo continuativo da circa 5 anni. Prima lavoravo come chef privata presso un gallerista.

Cucinare è un’arte, una passione, non solo un lavoro. Quanto ti senti realizzata lavorando dietro ai fornelli? .
Mi sento molto realizzata. La cucina è una forma d’arte, attraverso la quale cerco di trasmettere gioia e amore. Il benessere del mio ospite è fondamentale.
Aprire una attività è una scelta coraggiosa. Come hai vissuto il lockdown, e come stai vivendo questa fase della pandemia, dal punto di vista lavorativo?
La nostra attività è nata poco prima del lockdown, abbiamo vissuto una battuta di arresto proprio nel momento in cui iniziavamo a farci conoscere. Ma non è nel mio carattere arrendermi. Dal punto di vista lavorativo, mi rimbocco le maniche come è mio solito fare, e combatto perché credo che dopo la tempesta arrivi sempre il sereno.
Il nostro settore, intendo l’home Restaurant non ha avuto nessun tipo di sostegno economico dal governo. Perciò, se siamo ancora in piedi è grazie alla nostra volontà e passione.
Com’è il tuo rapporto con il territorio? Hai sempre vissuto o lavorato qui? Ti senti protetta e stimolata a lavorare in una piccola realtà, o valuteresti di lavorare altrove?
Io sono nata qui, nella Tuscia. Lavoro dall’ età di 15 anni nel nostro territorio.
Ed ho trascorso tutta la mia infanzia in campagna. Ho un grande legame con la natura, la terra e l’agricoltura. Amo il mio territorio e le sue eccellenze. Ho iniziato a valorizzarlo nel 2015, con la mia pubblicazione Tuscia Slow in 80 ricette, quando ancora in pochi lo facevano.
Mi proteggo da sola, scherzo! Ho deciso di aprire un anno e mezzo fa una tipologia di attività che fa parte di un settore ancora in via di sviluppo, e che allora era ancor meno conosciuta di oggi.
Tutto questo, a Grotte di Castro, in un piccolo paese agricolo, tra lo scetticismo generale, con commenti che non vado raccontando e dispetti vari.
Ma sono ancora qui che cerco di viaggiare con il vento in poppa! Al momento vorrei lavorare qui.
L’importanza delle delle materie prime in cucina: quanto è differente, nel gusto e nella salute, scegliere ingredienti di qualità, prodotti bio, etc?
“Siamo ciò che mangiamo”. Non basta saper cucinare, bisogna farlo con rispetto.
La scelta della materia prima e la sua freschezza sono fondamentali.
La materia prima va selezionata e rispettata. Dietro c’è sempre il lavoro di chi l’ha prodotta e la finalità è il benessere di chi la consuma.
Creo un piatto pensando alla felicità ed alla salute dell’ospite.
Il primo prodotto in cucina che deve essere ottimo è l’olio extravergine di oliva, e il nostro territorio ne ha per tutti i gusti. Noi utilizziamo un olio biologico di Grotte di Castro.
Quali sono i punti di vantaggio competitivo per un cliente che puoi offrire tu con un home restaurant, piuttosto che un ristorante tradizionale?
Un home restaurant non si pone in competizione con il classico ristorante, in quanto nascono con dei principi e dei valori differenti. La nostra ristorazione è di nicchia.
C’è molta attenzione alla qualità ed alla ricerca delle materie prime e un grande lavoro di autoproduzione (dalla pasta, ai salumi, formaggi e pane).
Non faccio dispensa e acquisto personalmente dai produttori.
Inoltre un home restaurant, nasce per valorizzare e preservare le tradizioni culinarie di un luogo. Come vi accennavo prima, ho dato vita alla cucina Circolare in Tuscia, con autoproduzione, recupero creativo e sostenibilità.
Nei miei piatti si trovano tradizione e innovazione, freschezza, stagionalità, qualità, attenzione per il territorio e ricercatezza. Inoltre, nella nostra location trovi l’intimità e la famigliarità che solo un Home restaurant può dare.
Parlaci di quel che prepari in cucina! I tuoi piatti sono gustosissimi, li ho provati più volte e sono buonissimi!
Li vediamo dai tuoi social sempre ben aggiornati, parlaci del tuo modo di intendere la cucina.
Grazie, felice che ti siano piaciuti! Nella mia cucina c’è molta creatività.
Amo sperimentare, creare abbinamenti audaci e contrasti interessanti.
Il nostro menù è dinamico e cambia spesso, con proposte nuove e stagionali.
Nel tuo libro “Tuscia Slow in 80 ricette“, chi lo legge può trovare qualche “trucco del mestiere”?
Sicuramente si possono trovare molti spunti!
Ricordi il tuo primo cliente di LA CASA DI EFFE HOME RESTAURANT? Chi era e cosa ha mangiato?
Certo, sono una coppia e sono ancora dei nostri clienti! Hanno mangiato i nostri tortelli “quasi carbonara”, la guancia di manzo brasata al vino rosso, maionese alle nocciole e purea di patate vitellotte e una mousse al fondente e frutti rossi.
Le richieste di piatti che ti fanno più spesso?
Le richieste più frequenti sono: la guancia di manzo brasata al vino rosso con maionese alle nocciole e purea di patate vitellotte; i nostri Tortellacci “Quasi carbonara”, e il Semifreddo all’olio Evo bio con dressing al limone.
Il piatto più particolare che ti abbiano mai chiesto di cucinare?
Non un piatto, ma la cucina cinese. Adoro la cucina orientale, ed ho esperienza con quella Giapponese. Perciò non è stato complesso.
Fai un lavoro che richiede grande concentrazione e cura per i dettagli. Ti capita di ascoltare musica mentre lavori, e se sì che musica ti piace?
Adoro la musica e molti dei miei piatti sono stati ispirati da brani. Nella musica spazio molto, dal rock alla musica classica, al punk.
Anche gli chef mangiano! Dicci qual è il tuo cibo o piatto preferito!
Adoro le olive ed i cannelloni al ragù di mia nonna!
Quante ore lavori al giorno/alla settimana?
Dipende dai giorni. I più intensi anche 13 ore!
Quante persone lavorano con/insieme a te?
Me ed io.. scherzo! Prevalentemente lavoro da sola, quando può mi dà una mano il mio compagno Fabio.
Parlaci dei corsi e dei pacchetti, cosa proponete?
Da poco abbiamo “fondato” la scuola amatoriale di Cucina Circolare in Tuscia e di autoproduzione casalinga, per la valorizzazione delle tradizioni culinarie della Tuscia.
Proponiamo corsi e laboratori di cucina personalizzati per tutte le esigenze, per apprendere i concetti dell’arte creativa della cucina circolare e dell’autoproduzione sostenibile.
I nostri corsi sono indirizzati ad adulti e bambini.
Con i bambini facciamo numerosi laboratori, dalla panificazione alla pittura con le spezie.
Ti senti apprezzata dal contesto intorno alla tua attività, hai buoni rapporti con altre imprese o negozianti, ti senti stimolata positivamente dal territorio socioeconomico nel quale hai scelto di lavorare?
Non sempre siamo apprezzati. Mi piace avere buoni rapporti con tutti, sono una persona solare. Diciamo che potrei essere ancora più stimolata.
Un personaggio famoso per il quale ti piacerebbe cucinare?
Patti Smith.
Sei nel cuore di un paese bellissimo; Grotte di Castro è un piccolo borgo nel quale storia, relax, ottimo cibo, bellezze artistiche e naturali danno il benvenuto ai fortunati che scelgono di venire qui.